L’obiettivo è ambizioso e importante allo stesso tempo: sistemare la ex strada statale 131 nel tratto compreso tra Paulilatino e Bauladu. Un’esigenza non solo locale, ma che assume, anzi, carattere regionale dal momento che in caso di necessità, se il traffico dovesse venire bloccato sulla principale arteria stradale dell’Isola, l’ex 131 potrebbe funzionare da viabilità alternativa. Il problema è che versa in condizioni disastrose, ma qualche passo significativo è stato fatto.
Le amministrazioni comunali dei due paesi, da tempo, hanno infatti fatto quadrato, ottenendo dalla Regione un finanziamento di 200 mila euro per la progettazione dell’intervento di sistemazione della strada. Per ammodernarla occorrono però 12 milioni di euro e i due Comuni sono al lavoro per cercare di reperire queste importanti risorse. Intanto i due esecutivi comunali, guidati a Paulilatino da Domenico Gallus e a Bauladu da Davide Corriga, hanno licenziato proprio in questi giorni il progetto di fattibilità dell’opera.
«Piano piano l’ex 131 verrà messa in sicurezza. Questo era uno dei punti del nostro programma elettorale - spiega Domenico Gallus -. Abbiamo già avuto il finanziamento per la progettazione e adesso contiamo di reperire le risorse necessarie. Si tratta di una strada importante non solo per le attività che ricadono nel percorso, ma anche nel caso in cui fosse necessario deviare il traffico dalla 131 in caso di incidenti o incendi ad esempio». Dodici chilometri circa, oggi intervallati da voragini e avvallamenti. Non solo. Il manto stradale risulta visibilmente sollevato a causa delle radici dei pini che si trovano lungo il percorso. Percorrerla è quasi impossibile.
Fiducioso anche il sindaco di Bauladu Davide Corriga che spiega: «Proprio nei giorni scorsi la Giunta Comunale ha approvato il progetto. È importante avere il progetto approvato perché questo ci consente di partecipare ad eventuali bandi per opere immediatamente cantierabili». Il primo cittadino quindi insiste: «Si tratta di una strada che riveste un’importanza notevole non solo per le aziende agricole situate in quel tratto, ma anche per il traffico sulla 131. Da quel tratto in poi, infatti, non c’è una complanare che colleghi Paulilatino e Bauladu».
Ma la sistemazione della ex 131 potrebbe assumere importanti risvolti turistici. A ricordarlo è sempre il sindaco di Bauladu: «La strada è inserita nel Piano regionale delle ciclovie della Sardegna e collega Oristano all’area archeologica di Santa Barbara a Bauladu, passando per Pidighi a Solarussa, per arrivare a quella di Santa Cristina di Paulilatino e Santu Antine a Sedilo». Lungo la strada c’è anche il nuraghe Crabia, in territorio di Bauladu, dunque potrebbe utilizzata anche guardando a flussi turistici. A Paulilatino alcuni anni fa, viste le condizioni disastrose in cui versa il manto stradale, era stata firmata dal responsabile dell’area vigilanza un’ordinanza per ridurre al minimo la velocità di percorrenza. Impossibile vietarne il transito dal momento che è molto utilizzata da imprenditori agricoli.
Da L’Unione Sarda del 3 ottobre 2021
Articolo di Alessia Orbana