Programmare bene significa riuscire a sfruttare al meglio le risorse europee. Il caso di Bauladu ne è un esempio visto che è il territorio della Sardegna al quale, in rapporto alla popolazione, sono stati destinati i maggiori finanziamenti della programmazione europea 2014-2020. A sancire questo primato sono i dati pubblicati di recente dal Dipartimento per le Politiche di coesione redato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conti alla mano, nel centro in provincia di Oristano, sono stati programmati interventi per un valore complessivo di circa 300 milioni di euro. Il dato diventa ancora più clamoroso se rapportato alla popolazione: infatti, significa che a ognuno dei circa 700 residenti è andata una cifra di 418.629 euro, sotto forma di investimenti in infrastrutture e servizi.
I progetti riguardano principalmente il settore dei trasporti, ma anche l’ambiente, la mitigazione del rischio idrogeologico, l’efficientamento energetico e il sostegno alle imprese.
Soddisfatto il sindaco Davide Corriga che sottolinea l’importanza del «lavoro di programmazione e raccordo istituzionale con tutti gli enti coinvolti nella governance delle politiche di coesione europea».
Grazie a questo fattore «è stato possibile portare a casa diversi interventi infrastrutturali a favore del territorio. Il risultato ottenuto è frutto di un lavoro di squadra che quotidianamente comporta un grande impegno dell’intera macchina amministrativa e, in modo particolare sul tema lavori pubblici, dell’ufficio tecnico comunale, ovvero dell’ingegnera Gabriella Contu e del geometra Angelo Masala. È stato significativo anche l’apporto della Giunta e del Consiglio Comunale che, interpretando con responsabilità la propria parte quando sono stati chiamati in causa, si sono fatti sempre trovare pronti e collaborativi».
Da un articolo di SardiniaPost pubblicato in data 31/07/2021