Concessione della cittadinanza onoraria a Italo Ortu e Momo Zucca

Data di pubblicazione:
28 Novembre 2019
Concessione della cittadinanza onoraria a Italo Ortu e Momo Zucca
Il prossimo sabato, 30 novembre 2019, alle ore 18 nel Centro Civico Culturale di Bauladu, si terrà la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all’Onorevole Italo Ortu e al Professore Raimondo Zucca. Con questo atto, il Consiglio Comunale intende esprimere pubblicamente il sentimento di stima che i bauladesi nutrono nei confronti di due personalità fortemente legate alla comunità locale che, con il loro impegno politico e culturale, hanno contribuito a dare lustro al paese.  
 
Italo Ortu, nato a Bauladu nel 1926, già Sindaco dal 1964 al 1984, conserva il merito di avere delineato l’identità del paese: dall’odonomastica bilingue dedicata alla storia nazionale sarda fino all’introduzione dell’utilizzo del sardo nel consiglio comunale, passando per la fondazione – uno dei primi in Sardegna - del Centro di Cultura Popolare (Unla) nel 1957. Nelle parole dell’archeologo Giovanni Lilliu, scritte nel 1982 per L’Unione Sarda, ritroviamo l’idea di sardità tratteggiata dalle politiche del Sindaco Ortu: «Il paese lo ha regolato tutto sui valori del “conosciuto”. Parla in sardo Bauladu: nel modulo piccino dell’insieme urbanistico, nel colore ferrigno delle case, nella semplice chiesa a capanna, nelle scritte di vie e piazze, nel viso e nel linguaggio della gente. Manca soltanto che dalla finestra de “sa domu comunali” garrisca al vento la bandiera di una ideale Repubblica Sarda». Ancora prima di divenire Sindaco, Italo Ortu fu tra i promotori – con successo – del ritorno dell’autonomia comunale di Bauladu (precedentemente frazione di Milis dal 1926 al 1946). Inoltre fu uno dei protagonisti della stagione di cooperativismo sociale nel paese: nell’autunno del 1944 promosse la costituzione della cooperativa di consumo tra lavoratori agricoli; nel 1948 l’istituzione della cooperativa agricola di contadini senza terra; nel 1962 della cooperativa artigiana e nel 1972 della cooperativa agricola San Gregorio che fu chiamato a presiedere. Ancora oggi mostra una vicinanza alla comunità, partecipando alle iniziative culturali e tradizionali del paese. 
 
Momo Zucca, sebbene sia nato a Oristano nel 1954, ha frequentato Bauladu sin dalla sua infanzia ed è parte integrante di una famiglia che affonda le radici del proprio albero genealogico nel paese da almeno cinque generazioni. A Bauladu nacque sue padre Antonio nel 1910, suo nonno Raimondo nel 1873, suo bisnonno Giovanni Daniele Francesco nel 1829, suo trisnonno Diego nel 1796, figlio di Anna Vittoria Zucca e discendente da Diego Zucca, sposato a Bauladu con Maria Corrias prima del 1778. Ma, in modo particolare, Momo Zucca trovò a Bauladu la propria vocazione all’archeologia: aveva 10 anni quando - nelle domeniche trascorse nella casa dei nonni - iniziò le sue esplorazioni archeologiche. Santa Barbara de Turre innanzitutto, con il suo nuraghe complesso, la muraglia esterna, e la domus de janas neolitica. E poi ancora il nuraghe Crabia, che svetta sugli olivastri, e l’arcaico protonuraghe Santa Vittoria. Allora, oltre cinquant’anni fa, scoprii che, da grande, avrebbe fatto l’archeologo. Oggi è uno dei più affermati studiosi nel campo archeologico in Sardegna.

Ultimo aggiornamento

Venerdi 08 Luglio 2022