Una nuova campagna di scavi archeologici a Santa Barbara de Turre

Data di pubblicazione:
15 Ottobre 2020
Una nuova campagna di scavi archeologici a Santa Barbara de Turre
Dal 19 ottobre al 14 novembre avrà luogo una nuova campagna di scavi archeologici nell’insediamento nuragico, romano e medievale di Santa Barbara de Turre a Bauladu. Si tratta della terza annualità consecutiva di indagine concessa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, una delle poche ad essere avviata in Sardegna nel 2020 a causa dell’epidemia da Covid-19.

La direzione scientifica delle ricerche è affidata ancora una volta a Giuseppe Maisola, del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università degli Studi di Sassari, con il quale il Comune di Bauladu collabora dal 2013 nell’ambito del progetto “Paesaggi del Montiferru Meridionale e del Campidano di Milis”. 

Le attività sula campo continueranno ad estendersi nel versante sud-occidentale del sito: un’area interessata dalla presenza di una necropoli tardoantica/altomedievale, nella quale è emersa una struttura riconducibile a riti di refrigeria nella campagna di scavo del 2019. 

Il sito era già stato oggetto di indagini dal 1986 al 1989. Allora le ricerche vennero affidate all’Università di Los Angeles, con la direzione di Lenore J. Gallin e la collaborazione della Soprintendenza archeologica per le province di Cagliari e Oristano. La campagna di scavi consentì di ottenere importanti dati per quanto riguarda le fasi di età nuragica (in particolare dell’Età del Bronzo finale) dell’insediamento, evidenziando non solo strutture abitative e importanti elementi relativi alla vita quotidiana, ma anche strutture di tipo cerimoniale e spazi comunitari. Consentirono anche di ottenere informazioni di grandissima importanza in relazione all’economia agro-pastorale e alle attività artigianali che caratterizzavano l’insediamento. 

Le ricerche del 2018-2020, oltre ai fini puramente scientifici, si pongono l’obiettivo di avviare un’adeguata valorizzazione dell’Area Archeologica di Santa Barbara de Turre. Grazie ad un finanziamento di 80mila euro concesso dalla Regione Autonoma della Sardegna, nel 2021 è intenzione dell’Amministrazione Comunale procedere alla realizzazione di opere di restauro delle strutture e di miglioramento dell’accessibilità del sito tramite la realizzazione di parcheggi, passerelle in legno, punti luce e un’adeguata segnaletica. 

Il 16 ottobre alle ore 18 nel Centro Civico Culturale di Bauladu (CCCB) si terrà un incontro pubblico al fine illustrare i risultati della campagna del 2019 e presentare la nuova attività di scavi. 
 
«L’area di Santa Barbara de Turre rappresenta un punto di forza per il Comune di Bauladu, che ha deciso di intraprendere delle azioni strategiche basate sullo sviluppo culturale del territorio. 

Le indagini avranno come principale obiettivo quello di conseguire nuovi dati per ampliare le conoscenze, soprattutto quelle riguardanti le fasi storiche fino alla frequentazione basso medievale, attestata nelle fonti ma assente negli strati finora analizzati. Congiuntamente alla ricostruzione storica, sarà avviato un processo di archeologia pubblica partecipata per contribuire alla condivisione dei risultati e innescare una nuova fase di cambiamento in un territorio che fonda le sue radici sulla cultura.

Un percorso al quale l’Amministrazione Comunale crede particolarmente: lo dimostra il fatto che, nonostante l’epidemia da Covid-19 abbia bloccato la gran parte dei cantieri in tutta l’Isola, a Bauladu si è scelto di proseguire con le attività di scavo e valorizzazione anche nel 2020».

(Anna Maria Pintus, Consigliera del Comune di Bauladu)

Ultimo aggiornamento

Venerdi 08 Luglio 2022